sabato 15 giugno 2013

Tirando le somme.

E' arrivato il momento di fare una piccola sintesi, che porta a compimento il percorso seguito durante tutto il corso di "Storia della Tecnologia" tenuto dal professor Vittorio Marchis. Devo ammettere che questo approccio "diverso" dall'immaginario collettivo di ingegnere è stato certamente stimolante, costruttivo e, per certi aspetti, anche divertente. Sebbene questo sia stato il primo blog da me costruito, spero che non vi sia dispiaciuto.

Rivediamo brevemente  il cammino effettuato:_______________________________________

Presentazione del blog e del libro.
Pronti, partenza... VIA!
Dove leggere il libro?

La scelta della velocità.
L'ingegnere e il binomio Tecnologia-Velocità.

Per non smarrirsi: l'abbecedario e la mappa.
Chi ben comincia... costruisce un abbecedario!
Mappa: non perdiamo la strada.

Cos'è la velocità?
Da dove salta fuori la velocità?

Un attacco "veloce".
La velocità nelle armi: l'arco.

L'automobile.
L'automobile di Leonardo da Vinci.
Lizzie: la Fort T.
L'auto senza conducente: fantasia o realtà?
Come rimettere a nuovo Christine... L'olio motore e la verniciatura.


Il rapporto con la cultura.
Romanico vs Gotico: un cambiamento velocissimo.
La velocità nell'arte: il Futurismo.
Il dinamismo futurista: la fotografia in movimento.

La velocità nei fumetti.
La velocità nella musica.
La velocità nei francobolli.
Un poema sulla velocità.

I brevetti.
Velocità... brevettata!

L'importanza di avere dei dati concreti.
Mappa: Velocità dei treni in Europa.
La cronologia degli avvenimenti: linea del tempo.

Un'applicazione concreta: l'evoluzione del mulino.
Dal mulino ad acqua alla centrale idroelettrica.
Dal mulino a vento al parco eolico.

I limiti di velocità.
L'autostrada e i limiti di velocità.
Christine: il tachimetro. Com'è fatto?
Autovelox e tutor... Cosa sono?

Oltre i limiti.
I record che hanno cambiato la storia: 1228 km/h su terra.
I record che hanno cambiato la storia: la velocità in volo.
I record che hanno cambiato la storia: La velocità su rotaia.

La velocità in cucina.
Un piatto veloce e...TECNOLOGICO.

La velocità nello sport.
Sport e velocità.

Curiosità:
I testimonial del blog.


Inoltre, suggerisco di utilizzare, per una ricerca "mirata", le etichette poste sul margine destro del blog. 
                                                                                                                                                  

Grazie per l'attenzione.

sabato 8 giugno 2013

Il dinamismo futurista: la fotografia in movimento.


L’esaltazione futurista della velocità e del dinamismo interessa anche la fotografia. In tale settore i fratelli Anton GiulioArturo  e Carlo Ludovico Bragaglia conducono, a partire dal 1910, una serie di sperimentazioni volte a delineare un nuovo tipo di arte fotografica capace di rendere all'osservatore la sensazione di dinamismo e di movimento.


Così come Marinetti aveva dichiarato la necessità di “perseguitare, frustare, torturare tutti coloro che peccano contro la velocità”, Anton Giulio Bragaglia afferma:

"Con un atto completamente arbitrario e assolutamente pazzesco, l’istantanea ha arrestato in posizione assurde, il moto, che si trovava in quelle per puro passaggio."


Clicca sull'immagine per conoscere altre informazioni.



Anton Giulio BRAGAGLIA, Salutando1911


Anton Giulio BRAGAGLIA, Uomo al contrabbasso, 1911

mercoledì 5 giugno 2013

La velocità nell'arte: il Futurismo.

  1. Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità.
  2. Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.
  3. La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità pensosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.
  4. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo... un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia.
  5. Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.
  6. Bisogna che il poeta si prodighi con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali.
  7. Non v'è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all'uomo.
  8. Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!... Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell'assoluto, poiché abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente.
  9. Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.
  10. Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria.
  11. Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri, incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole per i contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l'orizzonte, e le locomotive dall'ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d'acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta.
È dall'Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il FUTURISMO perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d'archeologi, di ciceroni e d'antiquari. Già per troppo tempo l'Italia è stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri. 


Il 22 febbraio 1909 compare, sul giornale francese "Le Figaro" il Manifesto del Futurismo scritto da Filippo Tommaso Marinetti. E' proprio con questo "prorompente" articolo che si apre, in Italia e in tutta Europa, uno dei capitoli più importanti del '900.
Prorompente è la parola più adatta per descrivere l'irruenza e l'aggressività con cui i futuristi intendevano esaltare la modernità, le macchine e la velocità, che assume quasi sembianze divine.

"Se pregare vuol dire comunicare con la divinità, correre a grande velocità è una preghiera". Filippo Tommaso Marinetti.


Anche in ambito artistico risulta non solo evidente il tentativo di mostrare l'oggetto da più punti di vista in un unico quadro (come aveva descritto il Cubismo), quasi come se l'occhio lo vedesse "velocemente" per intero, ma anche quello di trasmettere all'osservatore quel sentimento ossessivo di aggressività e velocità.
 Ecco alcuni capolavori di questo periodo, clicca sull'immagine per saperne di più:


Umberto BOCCIONI, Forme uniche nella continuità dello spazio,
Bronzo, 126.4 cm,
Milano : Museo del Novecento, 1913

Giacomo BALLA, Dinamismo di un cane al guinzaglio,
Olio su tela, 91 x 110 cm,
New York : Albright-Knox Art Gallery, 1912

Giacomo BALLA, Velocità d'automobile (N. 1),
Olio su tela, 60 x 46.5 cm,
Rovereto : Museo di arte moderna e contemporanea, 1913


martedì 4 giugno 2013

L'auto senza conducente: fantasia o realtà?

"E lui aveva visto la Plymouth di Cunningham attraversare la rimessa da sola, aveva visto il volante girare da solo. Aveva visto spegnersi i fari e aveva sentito spegnersi il motore a otto cilindri."

Stephen King - Christine. La macchina infernale (Cap. 37 : Darnell cogita)




Chi non ha mai desiderato un auto che si guidasse "da sola" e che ti conduca dove vuoi in totale sicurezza?Il meccanismo di funzionamento è simile al pilota automatico di un aereo. Il veicolo percorre tragitti precendentemente memorizzati, anche in condizioni di traffico intenso.
Anche Google ha presentato un progetto di un'auto capace di percorrere le strade, in piena autonomia, senza conducente.
Questo veicolo è in grado di immagazzinare circa 750 MB di dati ogni secondo e di leggere non solo i semafori e i segnali stradali, ma anche di rilevare possibili bambini, ad esempio, che potrebbero nascondersi dietro ad un pallone lanciato per sbaglio in strada.


domenica 2 giugno 2013

Lizzie: la Ford T

Una delle innovazioni più grandi del XX secolo è, senza dubbio, l'automobile. La prima vera riproduzione su vasta scala della "macchina" per eccellenza risale al 1908. Fu infatti l'americano Henry Ford che, applicando la teoria del "Taylorismo" introdotta nei primi anni del novecento, adotta l'idea della catena di montaggio nei suoi stabilimenti che porta alla nascita della Ford T.







Conosciuta anche come Lizzie, il modello T totalizzò 15 milioni di esemplari e fu riprodotto per più di vent'anni.

Sport e velocità.

ATLETICA LEGGERA:

Con questo termine si indicano un insieme di discipline suddivise, a grandi linee, in corsa, salto e lancio di un peso.                                                                 (Per saperne di più.)


L'icona mondiale dell'atletica leggera è, sicuramente, il giamaicano Usain Bolt che detiene il record sui 100 m piani, percorsi in 9,58 secondi, e sui 200 m piani, pari a 19,19 secondi.









FORMULA 1:


E' dal 1948 la massima competizione per una vettura automobilistica da corsa, ed è seguita, mediamente, da milioni di telespettatori.                             (Per saperne di più.)


L'uomo che ha vinto di più in questa disciplina è il tedesco Michael Shumacher, che detiene la maggior parte dei record per questa disciplina. 
Durante la sua strepitosa carriera ha ottenuto, gareggiando per la Benetton e successivamente per la Ferrari, 7 titoli mondiali, 2 piazzamenti in 2° posizione nella classifica generale e 3 piazzamenti in 3° posizione.





MOTOMONDIALE:

E' attualmente suddiviso in 3 classi, relative alla cilintrata e al tipo di motore, come la:


In passato, tuttavia, erano presenti anche più classi, ormai soppresse.(Per saperne di più.)







Valentino Rossi in virtù dei nove titoli mondiali conquistati è l'unico pilota nella storia motociclistica ad aver vinto il campionato in 4 classi differenti: 125 (1), 250 (1), 500 (1) e MotoGP (6).